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Open Arms, Nordio: “Non si impugnano le sentenze di assoluzione, rimedieremo”

Open Arms, Nordio: “Non si impugnano le sentenze di assoluzione, rimedieremo”

“Niente impugnazione contro le sentenze di assoluzione, come in tutti i paesi civili”, così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in relazione all'impugnazione della sentenza di assoluzione sulla vicenda Open Arms nei confronti di Matteo Salvini, all'epoca ministro dell'Interno.

La premier Giorgia Meloni parla di "accanimento surreale” da parte dei magistrati palermitani. Poi parlando della riforma della magistratura onoraria aggiunge che è “solo uno dei tasselli di un lavoro più ampio che il governo sta facendo per riformare la giustizia italiana, per mettere fine alle storture a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni, per coniugare le necessarie garanzie con l'equità e la velocità dei processi".

Dall’Ungheria arriva anche la difesa del premier ungherese Viktor Orban: "L'assurdità della sinistra in piena vista: i procuratori italiani stanno facendo appello contro l'assoluzione di Matteo Salvini nel caso Open Arms per aver fatto ciò che ogni leader responsabile dovrebbe fare: difendere i confini del proprio Paese. Questa non è giustizia, è una vendetta politica. Siamo con Matteo!".

Salvini: “Difendere i confini non è reato”

“Difendere l'Italia e i suoi confini non è un reato". Queste le parole del vicepremier Matteo Salvini che così commenta la notizia del ricorso. “Ho fatto più di trenta udienze – dice all'inaugurazione del Reparto operativo Laghi della Guardia costiera a Milano – Il Tribunale mi ha assolto perché il fatto non sussiste, riconoscendo che difendere i confini non è un reato. Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo”. Salvini sottolinea: "Su Open Arms non c'è alcuno scontro tra politica e magistratura, e infatti ringrazio il Tribunale di Palermo e sottoscrivo tutte le 268 pagine che motivano la mia totale assoluzione, arrivata dopo decine di udienze e anni di approfondimenti". Secondo Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e avvocata di Salvini nel processo Open Arms , "la sentenza del Tribunale di Palermo è completa e puntuale in fatto e ineccepibile in diritto".

La premier Meloni: “Accanimento surreale”

“È surreale questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni - a un ministro che voleva far rispettare la legge - concluso con un'assoluzione piena. Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia". Così su X la premier Giorgia Meloni. E Salvini ringrazia la premier su Instagram: "Grazie Giorgia. Sono convinto che difendere l'Italia e i suoi confini non sia un reato. Altri mesi o anni di processi? Io vado avanti, a testa alta, con la certezza di aver fatto il mio dovere, senza nessuna paura".

Nordio: “Non si impugnano le assoluzioni, rimedieremo”

"Niente impugnazione contro le sentenze di assoluzione, come in tutti i paesi civili. Altrimenti finiamo a ciò che è avvenuto col caso Garlasco. Al di là delle implicazioni politiche di questa scelta inusuale, si pone il problema tecnico. Come potrebbe un domani intervenire una sentenza di condanna al di là di ogni ragionevole dubbio, quando dopo tre anni di udienza un giudice ha dubitato e ha assolto? La lentezza della nostra giustizia dipende anche dall'incapacità di molti magistrati di opporsi all'evidenza. Rimedieremo". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine del convegno di Fdi “Parlate di mafia”.

Piantedosi: “Mi ritengo moralmente imputabile”

Solidale con il ministro alle infrastrutture il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Nel rispetto profondo che si può avere per quelli che sono tutti i passaggi giudiziari – dice – compresa la legittima decisione di un ufficio giudiziario importante come la Procura di Palermo, l'impugnare un'assoluzione che pure era stata emanata, e leggendola in maniera molto forte con affermazione di principi molto netti, mi dispiace prima di tutto umanamente, personalmente e anche professionalmente".

Zan (Pd): “Attacchi inaccettabili”

"Nordio sta superando ogni limite: attacca un magistrato per avere espresso opinioni giuridiche sul caso Almasri, allude a sanzioni disciplinari, e poi se la prende con i magistrati che hanno impugnato la sentenza di assoluzione di Salvini nel processo Open Arms". Lo dichiara Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale Pd e vicepresidente della Commissione LIBE del Parlamento europeo. "Un comportamento indegno di un ministro della Repubblica. In una democrazia europea fondata sullo Stato di diritto, la separazione dei poteri è un pilastro. Nordio smetta di intimidire la magistratura e si preoccupi piuttosto di dire la verità".

La Repubblica

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